Subito dopo l’introduzione dell’omeopatia nel Regno delle due Sicilie nel 1821, iniziarono sperimentazioni sulla metodologia in ambito ospedaliero prima a Napoli e poi in Sicilia. Sorsero dispensari omeopatici in tutto il Regno. L’omeopatia era stata introdotta nel Regno Borbonico da medici militari che furono anche utilizzati come ricoveri durante le epidemie di colera. A differenza degli ospedali civili che furono campo di polemiche contro l’omeopatia, quelli militari accolsero la nuova terapeutica. I dati statistici convalidano i risultati ottenuti.