Il Museo dell’Omeopatia è un Archivio Storico Italiano, nato da un progetto del Prof. Antonio Negro (1908 – 2010), fondatore dell’Accademia Italiana di Omeopatia e indiscusso leader dell’Omeopatia moderna, a cui si deve la diffusione attuale dell’Omeopatia in Italia.
Da oltre 200 anni, l’Omeopatia rappresenta una realtà clinica rinomata e apprezzata, utilizzata ormai da un vasto pubblico in tutto il mondo. In Italia la distribuzione dei farmaci omeopatici è diffusa su tutto il territorio nazionale e circa otto milioni di persone adottano questo sistema terapeutico. Molte aziende italiane si sono specializzate nella produzione prodotti omeopatici e numerose sono le rappresentanze di Aziende europee. Aziende, medici e pazienti si sono riuniti in Associazioni o Federazioni. Inoltre sono numerose le Società che si sono venute a creare con finalità didattiche e scientifiche. Grazie al SSN, alcune regioni riescono a offrire al pubblico l’alternativa omeopatica, così come molteplici Ordini Provinciali di Medici e di Farmacisti, che ne promuovono le iniziative.
Il Museo ha sede in Piazza Navona 49, nei locali dove l’Accademia Italiana di Medicina Omeopatica (AIMO) ha svolto la sua attività per 50 anni, dal 1953 al 2003. È una sede “storica” per l’Omeopatia italiana moderna.
Il Museo è l’unico di questo genere in Italia. Basti pensare che in Europa ne esiste soltanto un altro, presso l’Istituto di Storia della Medicina di Stoccarda – Fondazione Bosch, che custodisce le opere manoscritte di Samuele Hahnemann (1753 – 1834), padre dell’Omeopatia.
Il Museo conserva materiali di grande interesse storico. Infatti, proprio per questo motivo, gode della promozione del Ministero dei Beni Culturali, che ha notificato parte delle collezioni. Sono raccolti Archivi privati di medici omeopatici dell’800 e ‘900, giunti per donazione o affidamento (Archivio Pompilj, Archivio Tosi, Archivio Galatzer, Archivio Negro), mentre altri Archivi verranno prossimamente affidati da privati al Museo.
La Biblioteca del Museo raccoglie una ricca collezione di testi di Omeopatia (in lingua italiana, tedesca, francese, inglese, spagnola). Di notevole importanza, la sezione hahnemanniana con rare prime edizioni e la sezione italiana antica relativa ai volumi editi in Italia nell’800, oggetto di una monografia scientifica curata dal Museo (A.Negro – F.E.Negro: Bibliografia Omeopatica Italiana, Franco Angeli Ed. Roma, 2007).
Particolare rilevanza va alla collezione di Kit o Trousse di medicinali omeopatici, conservata nel Museo -con oltre 200 esemplari – ed è la più importante tra quelle note, pubbliche o private.
Il Museo conserva inoltre una ricca raccolta di Memorabilia e Documenti riguardanti la medicina omeopatica dell’800 e del ‘900.
Il Museo sarà aperto gratuitamente al pubblico e a disposizione per la consultazione da parte di studiosi.
Il Museo è interessato alla mostre, incontri, seminari, pubblicazioni scientifiche e didattiche, con lo scopo di proporsi come un punto di riferimento nazionale ed europeo per lo studio dell’Omeopatia.
L’inaugurazione del Museo si svolgerà il giorno 17 Giugno 2013, dalle ore 18 alle ore 20, presso la sede (Piazza Navona 49 – Roma) con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Lazio.
Per l’occasione è previsto, da parte di Poste Italiane, un Bollo Postale commemorativo che verrà distribuito da un Ufficio mobile.